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 Spedito - 28/02/2006 : 18:30:01
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Santoro: “La Viola è sana. Chiunque la voglia si faccia avanti prima che sia troppo tardi”
(28 feb.) L’amministratore unico e d.s. Sandro Santoro ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Stiamo vivendo uno fra i momenti più negativi della nostra storia. L’imbarazzante partita di domenica a Siena ha messo a nudo i nostri difetti che, al di là dell’avversario, sono da ricercare dentro e fuori dal campo. Oggi sento di dover chiedere scusa a tutti: alla Città, al pubblico ed a tutti i tifosi, verso i quali abbiamo delle responsabilità. Il Sindaco Giuseppe Scopelliti è stato per noi un grande punto di riferimento e non merita giornate del genere, per cui abbiamo il dovere, per lui e per tutti coloro che amano questa società, di tirarci fuori da questa situazione. Le responsabilità, comunque, me le assumo tutte ma, mi auguro che dentro e fuori la Viola ognuno faccia lo stesso. Dal 4 ottobre scorso sono Amministratore Unico, un incarico inizialmente transitorio e che, ancora oggi tra mille difficoltà, cerco di onorare con spirito di servizio e passione. Fu per questo che, in un momento molto particolare della vita societaria, quando nessuno si faceva avanti per occuparsene, ho accettato l’incarico ben consapevole che avrebbe portato tempo alla mia principale attività, quella del Direttore Sportivo. Ho dovuto affrontare problemi di diversa natura e sempre più gravosi ma, grazie al prezioso aiuto del Dr. Saverio Abenavoli e di qualche collaboratore che non ci ha abbandonato, credo di essere riuscito a ricoprire più che dignitosamente l’incarico restituendo alla Città una società sana e, soprattutto, senza debiti. Questo lo dicono soprattutto la FIP e Lega attraverso i propri organi di controllo. Chiunque voglia farsi avanti lo faccia adesso prima che sia troppo tardi. Ringrazio comunque chi ci ha permesso di arrivare sin qui. Dagli imprenditori che con il loro supporto ci hanno permesso di concludere la passata stagione, all’azienda Medinex che ha contribuito in buona parte all’attuale stagione. Notevole è stato il supporto dell’Amministrazione Comunale che, attraverso l’impegno deciso e costante del Sindaco, ne è diventata nostro sponsor primario. Mi appare veramente strano e desolante registrare, se non attraverso alcune dichiarazioni d’impegno dell’On.le Demetrio Naccari, veri e propri silenzi da parte di Provincia e Regione, in passato molto attente e sensibili ai nostri problemi. Per far quadrare i bilanci, per evitare ogni tipo di difficoltà amministrativa, per garantire alla squadra certezza di pagamenti e soprattutto puntualità, per non far mancare nulla ai nostri atleti, ho dovuto togliere spazio all’aspetto tecnico – sportivo. Ad oggi siamo rimasti veramente in pochi ad avere a cuore le sorti della Viola e quei pochi che siamo, moltiplichiamo le forze anche a scapito della nostra salute. Oggi, mi spiace dirlo, fa più notizia mandare alla gogna un lavoratore che onestamente si suda il proprio compenso anziché sottolineare che, se non fosse stato per la determinazione ed il sacrificio di pochi, la Viola sarebbe scomparsa. Ultimamente il mio nome è stato utilizzato per delegittimare l’operato di chi si sta battendo per la ricrescita della città. Credo che i reggini siano maturi per capire chi ha interesse a delegittimarla e chi si scarifica silenziosamente per un fine più nobile. Qualcuno potrebbe intravedere in queste mie parole il preludio delle mie dimissioni dalla carica di Amministratore Unico, ma io non abbandonerò la nave, così come qualcuno lo ha già fatto o lo sta facendo. Non l’ ho fatto il 23 dicembre del 1997 e non lo farò certo adesso. Se abbandonassi adesso, è bene precisarlo, bisognerebbe compiere degli atti amministrativi che comprometterebbero la vita della Viola. Resterò fino alla fine con la speranza di potermi dedicare esclusivamente al ruolo che meglio credo di saper fare anche senza un contratto e senza avere la certezza di ricevere un euro per il lavoro fin qui svolto. Per cui andremo avanti fino a quando la matematica non ci avrà condannato. E, nel caso in cui, al termine del campionato, dovessimo retrocedere in Legadue, credo che tutto ciò non rappresenterà la morte del basket a Reggio. In passato abbiamo superato momenti peggiori, risalendo in A1 con grande sacrificio e nel breve periodo tempo. Il tutto per amore della Viola, di Reggio, che per me è più di una città d’adozione, dei reggini onesti e di tutti i tifosi perché nutro la speranza che qui, quanto prima, si possa tornare vivere anziché continuare a sopravvivere". (Mas. Cal.)
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U RISPETTU E' MISURATU...CU LO MOSTRA L'AVI PURTATU! |
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